Comunicati Stampa
Ecco Haute Route Dolomites 2023
Scatterà martedì 29 agosto Haute Route Dolomites, l’evento italiano della serie Haute Route, il primo circuito al mondo di corse a tappe di prestigio per ciclisti amatoriali. Sono cinque le tappe dell’edizione 2023, per un totale di 450 chilometri di sviluppo e 14.500 metri di dislivello positivo. Il via è fissato da Bormio, l’approdo finale a Cortina d’Ampezzo.
Si comincia martedì, 29 agosto, con la Bormio – Passo dello Stelvio: 83 chilometri e 3.274 metri di dislivello che prevedono, nell’ordine, la scalata dell’Umbrail Pass (19 chilometri di ascesa per 1.295 metri di dislivello positivo) e quella dello Stelvio, dal versante altoatesino (24 chilometri di sviluppo e 1.834 metri di dislivello positivo). Il via è previsto per le 8.
La seconda tappa, mercoledì 30 agosto, è la Bormio – Passo Predaia: 120 i chilometri da percorrere, 3.256 i metri di dislivello positivo da superare. Tre le salite da affrontare: il Gavia subito dopo il via (13 chilometri di ascesa, da Santa Caterina Valfurva, per 900 metri di dislivello), il Tonale e il Predaia dove Haute Route Dolomites giunge per la seconda volta dopo l’esordio del 2022.
Giovedì 31 agosto tappa tutta trentina: si lotterà contro le lancette del cronometro nella Trento – Monte Bondone: 19,6 i chilometri da affrontare, per 1.475 metri di dislivello.
La quarta frazione, la Trento – Passo Falzarego, unità le province di Trento e Belluno: 141 chilometri di sviluppo e 4mila metri di dislivello, passando per il Passo Valles (6,6 chilometri per 460 metri di dislivello) e, appunto, il Falzarego (19 chilometri, per 1.152 metri di dislivello).
L’atto finale spetta alla Cortina – Passo di Valparola, frazione di 95 chilometri e ben 3.400 metri di dislivello. I passi da affrontare sono il Giau (10,2 chilometri per 740 metri di dislivello), il Campolongo e il Valparola (13,4 chilometri per 790 metri di dislivello).
Come ad ogni evento Haute Route, i concorrenti potranno avere un’assistenza degna di una gara professionistica, con meccanici, massaggiatori, moto di sicurezza e auto che li supporteranno prima, durante e dopo la loro fatica.
La formula che caratterizza Haute Route Dolomites, come tutti gli eventi Haute Route, è quella della ciclosportiva, formula che permette di avere una ottimale gestione del percorso sia per quanto riguarda gli atleti sia relativamente al traffico. La classifica di tappa è infatti determinata dalla somma dei tempi ottenuta nei tratti cronometrati e i diversi valichi sui quali transiteremo non saranno chiusi.
A Haute Route Dolomites partecipano poco meno di 400 concorrenti, in rappresentanza di 46 nazioni. I paesi numericamente più presenti sono Messico (55 concorrenti), Gran Bretagna (49), Stati Uniti (37), Brasile (34) e Canada (18).
Per visualizzare le classifiche, clicca qui.
Colnago diventa title partner di Haute Route
10 settembre 2020 – Haute Route, la serie di eventi ciclistici internazionali amatoriali a tappe, e Colnago, uno degli storici brand di riferimento a livello mondiale nel mondo delle due ruote, hanno stretto una importante partnership che potenzierà e renderà ancora più prestigiose le prove organizzate da OC SPORT.
Con questa sinergia, Colnago diventa il title partner degli eventi Haute Route, cicloturistiche a tappe che sulle strade di tutto il mondo fanno vivere agli appassionati delle due ruote esperienze di altissimo livello. La collaborazione tra le due realtà avrà inizio tra poche settimane in Francia, con la Haute Route Ventoux, l’evento che scalerà, dai suoi tre versanti, una delle montagne – icona del ciclismo mondiale, dal 2 al 4 ottobre. Proseguirà poi con i nove eventi del 2021 che cominceranno a marzo in Brasile e che toccheranno quattro continenti. Protagoniste il prossimo anno saranno pure le montagne italiane con la Haute Route Dolomites che andrà in scena dal 31 agosto al 4 settembre tra Cortina d’Ampezzo (Belluno) e Bormio (Sondrio).
«Haute Route ha da sempre voluto alzare l’asticella dei propri obbiettivi ed ora è estremamente soddisfatta e orgogliosa di aver stretto questa collaborazione con Colnago, uno dei brand storici e di maggior prestigio nel mondo del ciclismo» afferma Julie Royer Coutts, ceo di Haute Route. «Siamo convinti che la sinergia tra uno dei marchi più quotati al mondo tra i costruttori di biciclette – nonché partner di team professionistici – e uno degli eventi di riferimento nel ciclismo amatoriale internazionale non può che portare a grandi esperienze, ciò appunto che noi vogliamo proporre ai nostri concorrenti. L’accordo con Colnago renderà ancora più interessante il livello della nostra proposta».
«Ernesto Colnago ha fondato l’azienda avendo come obbiettivo quello di realizzare le migliori biciclette al mondo e dare forma ai sogni dei ciclisti. Oggi noi portiamo avanti la sua storia per proporre esperienze di sempre più alto livello» aggiunge Melissa Moncada, vice-chairman Colnago. «Haute Route è il più grande evento amatoriale al mondo e ci permette di supportare i ciclisti in prove di altissimo livello. La nostra azienda è orgogliosa di dedicare il proprio impegno, la propria conoscenza e la propria passione ai concorrenti protagonisti delle Haute Route Series».
Colnago sarà title partner anche delle Gran Fondo National Series. Acquisite da Haute Route nel 2017, le Gran Fondo National Series sono una serie di nove eventi che si svolgono negli Stati Uniti e che costituiscono un ulteriore tassello nell’impegno internazionale di Colnago
Haute Route è una serie di eventi amatoriali strutturati su 3, 5 o 7 giorni, organizzati in località di grande suggestione: grazie ad esse Haute Route offre la possibilità di affrontare strade uniche e ascese che hanno scritto le pagine più gloriose della storia del ciclismo, insieme ad amatori di tutto il mondo. Haute Route è un’esperienza nella quale l’agonismo si abbina al piacere di pedalare in paesaggi iconici e nella quali i servizi a supporto dei concorrenti sono di altissimo livello.
Fondata da Ernesto Colnago a Cambiago (Lombardia) nel 1952, Colnago rappresenta una delle aziende di riferimento per quanto riguarda la costruzione di biciclette da corsa, caratterizzate da altissima qualità e continua innovazione. Con bici Colnago hanno gareggiato alcuni tra i più forti ciclisti di tutto il mondo, da Eddy Merckx a Giuseppe Saronni, per arrivare a uno dei contendenti per la vittoria al Tour de France in corso, Tadej Pogacar. Le biciclette Colnago hanno vinto tutte le più importanti corse del ciclismo professionistico, a cominciare dal Tour de France e dal Giro d’Italia.
Per approfondimenti su Haute Route: www.hauteroute.org
Per approfondimenti su Colnago: www.colnago.com
La cronoscalata a Bormio 2000 incorona Antonioli e Schena alla Haute Route Stelvio 2019
Bormio(Sondrio), 22 settembre 2019 –Tre giorni a pedalare su e giù per le salite attorno a Bormio, lungo strade e pendenze che hanno fatto la storia del ciclismo mondiale.Duecento concorrenti da 24 nazioni e cinque continenti a sfidare se stessi su oltre 6 mila metri di dislivello, in un evento dove l’agonismo non è esasperato e si abbina al piacere di scoprire luoghi dalla grandissima suggestione ambientale. È questa la Haute Route Stelvio 2019, ciclosportiva proposta da OC Sport andata in scena a Bormio (Sondrio) dal 20 al 22 settembre. Tre le tappe in programma, da affrontare con la formula “Duo”,vale a dire con partecipazione (e relativa classifica) riservata a squadre formate da due concorrenti: la prima, da Bormio, con ascesa all’Umbrail Pass (18 km, 7% di pendenza media) e,da Prato, salita al passo dello Stelvio (25 km 7% di pendenza media),dove era posto il traguardo, la seconda da Bormio ai Laghi di Cancano, scalando il Mortirolo (da Mazzo, 9.2 km, 11% dipendenza media, 18% quella massima) e la salita di Cancano alle Torri di Fraele (9 km, 7% di pendenza media, 11% quella massima), l’ultima da Bormio a Bormio 2000, 9.85 km con pendenza media del 7.5%. La crono finale ha incoronato vincitori della Haute Route Stelvio i due bormini Michele Antonioli e Daniele Schena che, divenuti leader dopo Cancano, lungo l’ascesa conclusiva hanno incrementato il loro vantaggio sulla coppia portoghese formata da Joao Fonte Boa e Gil Santos. Vittoria dunque per i padroni di casa(squadra Asterix& Obelix team) con il tempo finale di 6h08’49″su Joao Fonte Boa e Gil Santos (Gdr Canaviais), secondi con il tempo di 6h11’09” e ai tedeschi Martin Lang e Zibi Szlufcik (Challenge Family), terzi con 6h18’57”. Positivo il bilancio dell’organizzazione. «Siamo molto soddisfatti di questa Haute Route Stelvio che ha visto al via concorrenti da tutto il mondo contribuendo a fare conoscere una zona
splendida come quella di Bormio» dice il direttore di gara Davide Marchegiano. «Nonostante le difficoltà dovuti agli eventi franosi delle scorse settimane che ci hanno costretto a cambiare i percorsi originari, siamo riusciti a proporre, grazie anche all’ottima collaborazione con le autorità locali, dei tracciati che hanno ottenuto l’apprezzamento dei partecipanti. Credo che la formula della ciclosportiva permetta di avere una gestione del percorso ottimale relativamente alla sicurezza dei concorrenti e alle strade(la classifica di tappa è infatti determinata dalla somma dei tempi ottenuta nei tratti cronometrati e i diversi valichi non sono chiusi,se non per una limitata sospensione prevista dalle prefetture di riferimento ndr) e bilancia dunque l’aspetto agonistico con la sostenibilità dell’impatto sul territorio. È una formula da portare avanti».Archiviatala Stelvio, per quanto riguarda l’Italia Haute Route dà appuntamento al 2020 con Haute Route Dolomiti, in programma a Cortina d’Ampezzo (Belluno) dal 12 al 14 giugno. Per il dettaglio delle classifiche: http://www.timing4you.com/direct/hauteroutestelvio_2019/index-218.htm
Per tutte le informazioni su Haute Route:https://www.hauteroute.org/events/overview/stelvio-2019.
Lo spettacolo del Mortirolo e dei Laghi di Cancano nella seconda giornata della Haute Route Stelvio
Bormio(Sondrio), 21 settembre 2019 –Seconda giornata oggi per la Haute Route Stelvio, evento italiano delle Haute Route Series (ciclosportive proposte in tutto dal mondo da OC Sport) che nel fine settimana dal 20 al 22 settembre a Bormio(Sondrio) sta facendo vivere le emozioni delle due ruote sulle salite della leggenda del ciclismo a duecento amatori provenienti da 24 nazioni.
Dopo la tappa del doppio Stelvio di ieri, oggi c’era in programma la Bormio – Laghi di Cancano: 88 i chilometri in programma (di cui 68 di gara effettiva perché negli eventi Haute Route la classifica è determinata dalla somma dei tempi ottenuta nei tratti cronometrati)con le salite al Mortirolo (da Mazzo, 9.2 km, 11% di pendenza media,18% quella massima) e ai Laghi di Cancano (9 km, 7% di pendenza media, 11% quella massima). Panorami splendidi e meteo altrettanto splendido per una giornata di grande fatica che ha visto i concorrenti sfidare pendenze importanti e condividere la fatica: la formula 2019 di Haute Route Stelvio è infatti “Duo”: la partecipazione (e la relativa classifica) è riservata a squadre formate da due concorrenti (tempo preso sul secondo arrivato). Lacoppia più coesa si è dimostrata quella formatta dai “padroni di casa”, Michele Antonioli e Daniele Schena (Asterix& Obelix team), che hanno vinto la tappa e sono balzati in testa alla generale. Ora guidano con il tempo complessivo di 5h33’57″davanti ai portoghesi Joao Fonte Boa e Gil Santos (Gdr Canaviais),secondi con il tempo di 5h34’47” e ai tedeschi Martin Lang e Zibi Szlufcik (Challenge Family), terzi con 5h42’52”. Ingara alla Haute Route Stelvio c’è anche il professionista belga Tiesj Benoot. «Sono in ritiro a Livigno per due settimane per preparare il prossimo Giro di Lombardia»spiega il vincitore della Strade Bianche 2018. «Così,ho approfittato di questo evento per gareggiare insieme all’amico Killian Michiels, allenandomi e divertendomi in una manifestazione che davvero è curata nei dettagli come un evento professionistico ma nella quale c’è un’atmosfera davvero coinvolgente e senza esasperazioni». Domani, domenica 22 settembre, la terza e ultima tappa di Haute Route Stelvio: si tratta della cronoscalata Bormio – Bormio 2000: la prima partenza è prevista per le 8.30, l’ultima per le 9.30. Per il dettaglio delle classifiche:http://www.timing4you.com/direct/hauteroutestelvio_2019/index-217.htm
Per tutte le informazioni su Haute Route:https://www.hauteroute.org/events/overview/stelvio-2019.
Haute Route Stelvio, parla portoghese la prima tappa
Bormio(Sondrio), 20 settembre 2019 – Parla portoghese la Bormio – Stelvio, prima tappa della Haute Route Stelvio, evento italiano delle Haute Route Series, le ciclosportive proposte in tutto dal mondo da OC Sport (www.ocsport.com).83 i chilometri in programma (63 quelli effettivi di gara perché negli eventi Haute Route la classifica è determinata dalla somma dei tempi ottenuta nei tratti cronometrati), con partenza (alle 7) da Piazza Cavour di Bormio, ascesa all’Umbrail Pass (18 km, 7% dipendenza media), discesa verso la Val Mustair, in Svizzera, e salita al passo dello Stelvio dal versante di Prato (25 km 7% di pendenza media). 3.284 metri di dislivello positivo. Innovativa la formula 2019 di Haute Route Stelvio: la partecipazione (e dunque la relativa classifica) è riservata esclusivamente a squadre formate da due concorrenti. I più veloci sono stati i portoghesi Joao Fonte Boa e Gil Santos (“Gdr Canaviais”) che hanno portato a termine la loro fatica in 3h02’51”. Piazza d’onore per Michele Antonioli e Daniele Schena: i due atleti di Bormio (“Asterix & Obelix team”) hanno chiuso in 3h06’39”. Podio per “No breaks no heads”, squadra formato dallo spagnolo Ignacio Nunes e dallo statunitense Jason Eckenroth.«Ma al di là del piazzamento, la Haute Route, tanto più con questa formula Duo,è condivisione della fatica, in uno spirito di amicizia e senza agonismo esasperato» sottolinea Antonioli, medaglia d’argento nella staffetta dello short track alle Olimpiadi di Salt Lake City 2002. «La tappa di oggi? Bellissima, con tanto freddo all’inizio (sull’Umbrail il termometro segnava 0 gradi ndr) ma poi il sole ad accompagnarci lungo l’ascesa da Prato». La seconda frazione, domani, sabato 21 settembre, si snoderà tra Bormio(il via alle 7.30) e Lago di Cancano. 88 i chilometri in programma,di cui 68 cronometrati 68. Sono previste le salite al Mortirolo (da Mazzo, 9.2 km, 11% di pendenza media, 18% quella massima) e a Lago diCancano (9 km, 7% di pendenza media, 11% quella massima).
Terzae ultima tappa domenica 22 settembre, con la prova a cronometro da Bormio a Bormio 2000. Al via della Haute Route Stelvio ci sono 200 atleti da 24 paesi: Australia, Austria, Belgio, Bielorussia, Brasile, Canada,Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Francia, Gran Bretagna, Irlanda,Italia, Lettonia, Messico, Olanda, Oman, Perù, Portogallo, Russia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svezia, Svizzera. Per il dettaglio delle classifiche:http://www.timing4you.com/direct/hauteroutestelvio_2019/index-216.htm
Per tutte le informazioni sulla Haute Route Stelvio:https://www.hauteroute.org/events/overview/stelvio-2019
È il fine settimana della Haute Route Stelvio
Bormio (Sondrio), 18 settembre 2019 – Tre giorni di gara, oltre 7 mila metri di dislivello positivo su alcune della salite di maggior suggestione delle Alpi, concorrenti da 24 nazioni. Questa la “sintesi” dell’edizione 2019 della Haute Route Stelvio, evento italiano delle Haute Route Series, le ciclosportive proposte in tutto dal mondo da OC Sport (www.ocsport.com).
Cuore di Haute Route Stelvio, come già lo scorso anno, sarà Bormio: l’appuntamento è da venerdì 20 a domenica 22 e in programma ci sono alcune delle salite più spettacolari dell’arco alpino, ascese sulle quali si sono scritte pagine fondamentali della storia recente e meno recente del Giro d’Italia.
L’evento amatoriale consente di abbinare l’agonismo al piacere di scoprire, pedalando, luoghi dalla suggestione unica. La formula della ciclo sportiva, poi, permette di avere una gestione del percorso ottimale relativamente alla sicurezza dei concorrenti e alle strade: la classifica di tappa sarà infatti determinata dalla somma dei tempi ottenuta nei tratti cronometrati e i diversi valichi non saranno chiusi, se non per una limitata sospensione prevista dalle prefetture di riferimento. La particolarità di questa edizione di Haute Route Stelvio consiste nel fatto che è “Duo”: la partecipazione cioè (e dunque la relativa classifica) è riservata esclusivamente a squadre formate da due concorrenti.
La prima tappa, venerdì 20, propone ai concorrenti un tracciato di 83 chilometri (63 quelli cronometrati) e 3.284 metri di dislivello positivo: partenza alle 7 da Bormio, ascesa all’Umbrail Pass (18km, 7% di pendenza media) e, da Prato, salita al passo dello Stelvio (25 km 7% di pendenza media), dove sarà posto il traguardo.
La seconda frazione, sabato 21, si snoderà invece tra Bormio (il via alle 7.30) e Lago di Cancano. I chilometri pedalati saranno 88, quelli cronometrati 68. Sono previste le ascese al Mortirolo (da Mazzo, 9.2 km, 11% di pendenza media, 18% quella massima) e a Lago di Cancano (9 km, 7% di pendenza media, 11% quella massima).
Come consuetudine per quanto riguarda gli eventi su tre giorni, l’atto finale di Haute Route Stelvio sarà affidato alla sfida contro le lancette del cronometro.
Al via ci saranno 200 atleti di Australia, Austria, Belgio, Bielorussia, Brasile, Canada, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Lettonia, Messico, Olanda, Oman, Perù, Portogallo, Russia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svezia, Svizzera. Per tutti loro un’esperienza che consentirà di vivere tre giorni da professionisti, con assistenza meccanica, logistica e massaggi. E di scoprire salite e scorci di una terra dal grande fascino come la Valtellina.
Per tutte le informazioni: https://www.hauteroute.org/events/overview/stelvio-2019.
Con la crono del Passo Giau va in archivio una spettacolare HR Dolomites. Ruari Grant è il re
Cortina d’Ampezzo (Belluno), 10 giugno 2019 – Domenica 9 giugno, la frazione da Cortina al Passo Giau ha chiuso la Haute Route Dolomites, la ciclosportiva in tre tappe organizzata da Oc Sport (www.ocsport.com) che dal 7 al 9 giugno ha avuto il suo “cuore” proprio a Cortina d’Ampezzo. Dopo le tappe in linea Cortina – Passo Valparola (97 chilometri di sviluppo e 3320 metri di dislivello con ascese ai passi Falzarego, Pordoi, Sella, Gardena e, appunto, Valparola) e Cortina – Tre Cime di Lavaredo (95 chilometri e 3370 metri di dislivello, con ascese a Falzarego, Giau e Tre Cime – Rifugio Auronzo), l’atto finale è stato affidato alla sfida contro le lancette del cronometro: 16.6 chilometri di sviluppo e 1.028 metri di dislivello, difficoltosi soprattutto nella seconda parte. Il più veloce è stato il russo Sergei Pomoshnikov, primo in 47’19”92. Pomoshnikov è riuscito così a impedire il tris al britannico Ruari Grant, vincitore delle prime due frazioni. Grant ha chiuso al secondo posto di giornata, con il tempo di 48’30”08. Terzo gradino del podio per lo spagnolo Marco Rodero Prada (49’09”27). Primo italiano Simon Gergolet, 12.mo (54’15”18).
Nella classifica generale si è imposto Grant con il tempo complessivo di 6h00’17, precedendo Rodero Prada (6h’08’51”).e l’olandese Rodei Westrate (6h08’59”). Primo italiano Alberto Maffessanti, 13.mo (6h38’25”).
Tra le donne, successo finale per la britannica Hannah Rhodes-Patterson, vincitrice di tutte e tre le frazioni.
Al di là delle note agonistiche, Haute Route si è confermata una manifestazione che, in un clima senza agonismo esasperato, ha permesso ai concorrenti di vivere un’esperienza di alto profilo in un sistema organizzativo di eccellenza (“ride like a pro” – “pedala come un professionista” è il motto che accompagna gli eventi Haute Route), in un contesto paesaggistico unico, in questo caso quello delle Dolomiti patrimonio dell’umanità Unesco.
«Esperienza positiva questa Haute Route Dolomites a Cortina» afferma il direttore di gara Davide Marchegiano. «L’accoglienza è stata splendida, così come la collaborazione con le realtà locali, in particolare l’amministrazione comunale di Cortina e, per quanto riguarda l’arrivo alla Tre Cime, quella con il comune di Auronzo e la sezione del Cai, che gestisce il rifugio Auronzo. Le strade che abbiamo percorso sono quelle che hanno fatto la storia del ciclismo, il paesaggio nel quale siamo stati immersi è semplicemente favoloso. Un’esperienza che ha affascinato I 400 concorrenti, provenienti da 31 paesi diversi, un’esperienza che sarebbe bello ripetere nei prossimi anni».
Haute Route Dolomites è stata il primo evento Haute Route in Europa per il 2019. Il prossimo sarà Haute Route Alpe d’Huez (Francia), in programma dal 12 al 14 luglio. Il secondo evento italiano 2019, la Haute Route Stelvio, si svolgerà invece dal 20 al 22 settembre a Bormio (Sondrio).
Qui il dettaglio delle classifiche: http://www.timing4you.com/direct/hauteroutedolomites_2019/index-190.htm
Per tutte le informazioni su Haute Route Dolomites www.hauteroute.org.
Anche alle Tre Cime di Lavaredo vince Ruari Grant
Cortina d’Ampezzo (Belluno), 8 giugno 2019 – Parla ancora inglese la Haute Route Dolomites, la manifestazione amatoriale a tappe che questo fine settimana si sta svolgendo a Cortina. Dopo aver vinto la prima frazione da Cortina al Valparola, oggi il britannico si è imposto nella Cortina – Tre Cime di Lavaredo: 95 chilometri e 3370 metri di dislivello, con ascese a Falzarego, Giau e Tre Cime. (rifugio Auronzo, approdo reso possibile dalla collaborazione con il comune e con la locale sezione Cai che gestisce la struttura). Grant ha completato la propria fatica in 2h38’08”, precedendo lo spagnolo Marco Rodero Prada (2h38’55”) e l’olandese Roedi Westrate (2h40’39”). Primo italiano Simon Gergolet, con il tempo di 2h54’44”. I tempi sono determinati dalla somma dei tempi ottenuta esclusivamente nei tratti cronometrati, questo per permettere una ottimale gestione del percorso sia per quanto riguarda la sicurezza degli atleti sia relativamente al traffico (i valichi sui quali la Haute Route transita non sono chiusi). Grant naturalmente guida anche la graduatoria generale con il tempo di 5h11’47”: Secondo posto per Westrate (5h19’37”) e terzo per Rodero (5h19’42”). Primo italiano nella generale è Alberto Maffessanti, undicesimo.
Domani, domenica 9 giugno,la Haute Route Dolomites vivrà la sua terza e conclusiva giornata. Si tratta di una sfida contro le lancette del cronometro, la Cortina – Passo Giau, 17 chilometri di sviluppo per 1160 metri di dislivello. La partenza del primo concorrente è prevista per le 8.30.
Qui il dettaglio delle classifiche: http://www.timing4you.com/direct/hauteroutedolomites_2019/index-190.htm
Per tutte le informazioni su Haute Route Dolomites www.hauteroute.org.
Il britannico Ruari Grant firma la prima tappa
Cortina d’Ampezzo (Belluno), 7 giugno 2019 – Parla inglese la prima frazione della Haute Route Dolomites, la ciclosportiva organizzata da Oc Sport (www.ocsport.com) che questo fine settimana va in scena a Cortina. La Cortina – Passo Valparola, 97 chilometri di sviluppo e 3320 metri di dislivello con ascese ai passi Fazarego, Pordoi, Sella, Gardena e, appunto, Valparola, ha infatti visto il successo del britannico Ruari Grant, già vincitore della Haute Route Dolomites nel 2017. 2h33’39” il riscontro cronometrico di Grant al termine della propria fatica, un tempo determinato dalla somma dei tempi ottenuta esclusivamente nei tratti cronometrati, questo per permettere una ottimale gestione del percorso sia per quanto riguarda gli atleti sia relativamente al traffico (i valichi sui quali la Haute Route transita non sono chiusi).
Sul podio di giornata sono saliti anche l’olandese Roedi Westrate, secondo con il tempo di 2h38’58”, e lo spagnolo Marco Rodero, terzo con il tempo di 2h40’47”. Due gli italiani nella top ten: 7. Paolo Puggioni e 10. Alberto Maffessanti. Sul percorso “compact” (67 chilometri con 2270 metri di dislivello e ascese a Falzarego, Campolongo e Valparola), il più veloce è stato il brasiliano Ney Marinho (1h49’17”).
400 i concorrenti al via, provenienti da 31 nazioni. Al di là delle note agonistiche, è da sottolineare come l’evento amatoriale permetta ai concorrenti di vivere un’esperienza di alto profilo in un sistema organizzativo di eccellenza (“ride like a pro” – “pedala come un professionista” è il motto che accompagna gli eventi Haute Route) e in un contesto paesaggistico unico, come quello delle Dolomiti patrimonio dell’umanità Unesco.
Domani, sabato 8 giugno, la seconda tappa, Cortina – Tre Cime di Lavaredo: 95 chilometri e 3370 metri di dislivello, con ascese a Falzarego, Giau e Tre Cime. Il “compact” proporrà “solo” 46 chilometri e 2060 metri di dislivello, distribuiti tra e salite al Falzarego e al Giau.
La terza e ultima tappa, domenica 9, sarà uguale per tutti e sarà una sfida contro le lancette del cronometro: Cortina – Passo Giau, 17 chilometri per 1160 metri di dislivello. Il via verrà dato alle 7.30. Arrivo alle Tre Cime attorno alle 11.
Qui il dettaglio delle classifiche: http://www.timing4you.com/direct/hauteroutedolomites_2019/index-190.htm
Per tutte le informazioni su Haute Route Dolomites www.hauteroute.org.
Cortina – Passo Valparola, domani la prima tappa di HR Dolomites
Cortina d’Ampezzo (Belluno), 6 giugno 2019 – Domani, venerdì 7 giugno, si svolgerà la prima delle tre tappe della Haute Route Dolomites, manifestazione ciclosportiva organizzata da Oc Sport (www.ocsport.com) evento nel quale il momento agonistico è strettamente legato al piacere di pedalare in posti da una valenza ambientale di eccellenza.
La prima frazione si snoderà da Cortina al Passo Valparola, 97 chilometri di sviluppo e 3320 metri di dislivello con ascese ai passi Falzarego, Pordoi, Sella, Gardena e, appunto, Valparola. Oltre a questo tracciato, denominato “original”, ci sarà anche un percorso ridotto, pensato per i meno allenati, definito “compact”: in questo caso i chilometri saranno 67, con 2270 metri di dislivello e ascese a Falzarego, Campolongo e Valparola.
La partenza verrà data alle 7.30 in Piazza Angelo Dibona. Qui rimarrà aperto anche l’Haute Route Village, dalle 10 alle 18. L’arrivo dei primi concorrenti al Passo Valparola è previsto attorno alle 11.
È prevista la sospensione temporanea della circolazione per il tempo strettamente necessario al transito della gara e fino a un massimo di 30 minuti. I diversi valichi sui quali i concorrenti transiteranno non saranno chiusi. La manifestazione infatti è una ciclosportiva che permette di avere una ottimale gestione del percorso sia per quanto riguarda gli atleti sia relativamente al traffico: la classifica di tappa sarà infatti determinata dalla somma dei tempi ottenuta nei tratti cronometrati (sostanzialmente le salite).
Per tutte le informazioni su Haute Route Dolomites www.hauteroute.org.
A Cortina la Haute Route Dolomites. 31 nazioni al via
Cortina d’Ampezzo (Belluno), 5 giugno 2019 – Ritorna sulle Dolomiti la Haute Route, manifestazione ciclosportiva organizzata da Oc Sport (www.ocsport.com), realtà internazionale che propone brevi corse a tappe in tutto il mondo (tre o sette giorni), manifestazioni nelle quali il momento agonistico è strettamente legato al piacere di pedalare in posti da una valenza ambientale di eccellenza. Haute Route sarà sulle strade bellunesi, trentine e altoatesine con Haute Route Dolomites, una tre giorni che avrà il suo “cuore” a Cortina, luogo di partenza di tutte e tre le tappe. 402 sono I concorrenti, provenienti da 31 nazioni: I più numerosi sono I ciclisti britannici, seguiti da brasiliani e francesi. L’età media è di 44 anni. Metà dei concorrenti affronterà per la prima volta la Haute Route Dolomites mentre l’altro 50 per cento ha già vissuto in passato la manifestazione.
Due le possibilità di partecipazione all’ evento: a disposizione dei concorrenti ci sono infatti il percorso “original” e quello “compact”, più accessibile ai meno allenati.
La prima frazione, venerdì 7, è la Cortina – Passo Valparola, 97 chilometri di sviluppo e 3320 metri di dislivello con ascese ai passi Fazarego, Pordoi, Sella, Gardena e, appunto, Valparola. Per il “compact” i chilometri saranno 67, con 2270 metri di dislivello e ascese a Falzarego, Campolongo e Valparola.
La seconda tappa, sabato 8, sarà la Cortina – Tre Cime di Lavaredo: 95 chilometri e 3370 metri di dislivello, con ascese a Falzzarego, Giau e Tre Cime. Il “compact” proporrà “solo” 46 chilometri e 2060 metri di dislivello, distribuiti tra e salite al Falzarego e al Giau.
La terza e ultima tappa, domenica 9, sarà uguale per tutti e sarà una sfida contro le lancette del cronometro: Cortina – Passo Giau, 17 chilometri per 1160 metri di dislivello.
L’evento amatoriale permetterà ai concorrenti di vivere un’esperienza agonistica di alto profilo in un sistema organizzativo di eccellenza (“ride like a pro” – “pedala come un professionista” è il motto che accompagna gli eventi Haute Route) e in un contesto paesaggistico unico, come quello delle Dolomiti patrimonio dell’umanità Unesco. Haute Route Dolomites è il primo dei due eventi italiani 2019: il secondo sarà la Haute Route Stelvio, in programma a Bormio dal 20 al 22 settembre.
«I concorrenti potranno coniugare l’agonismo con il piacere di scoprire ambienti di grandissima suggestione» spiega Davide Marchegiano, responsabile del tracciato e direttore di gara. «Grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale e con le diverse realtà economiche ed associative di Cortina, oltre che con il comune di Auronzo per quanto riguarda l’arrivo alle Tre Cime, gli altri comuni bellunesi di Livinallongo, Colle Santa Lucia e Selva di Cadore, le province autonome di Bolzano e di Trento e le forze dell’ordine, potremo offrire il massimo dell’ospitalità e dell’assistenza, nello stile Haute Route. Da sottolineare, come per tutti gli eventi italiani, la sinergia con Acsi (associazione centri sportivi italiani ndr) e il fatto che questa manifestazione è una ciclosportiva che permette di avere una ottimale gestione del percorso sia per quanto riguarda gli atleti sia relativamente al traffico: la classifica di tappa sarà infatti determinata dalla somma dei tempi ottenuta nei tratti cronometrati e i diversi valichi sui quali transiteremo non saranno chiusi».
A Cortina si svolgerà anche l’annuale summit dei responsabili di tutti gli eventi Haute Route, unendo idealmente le Dolomiti a tutte le altre località e facendo conoscere il territorio a rappresentanti e organizzatori dei diversi paesi. Questo il dettaglio degli eventi Haute Route 2019: Oman, Asheville (Stati Uniti), Dolomites, Alpe d’Huez (Francia), Norway, Pyrenées (Francia), Alps (Francia), Stelvio; San Francisco (Stati Uniti), Ventoux (Francia), Messico e Qingcheng (Cina).
Per tutte le informazioni su Haute Route Dolomites www.hauteroute.org.
In archivio Hr Dolomites 2018: tre giorni di fatica, entusiasmo e panorami mozzafiato
Predazzo (Trento), 23 settembre 2018 – Tre giorni di fatica, entusiasmo e soddisfazione, tra salite che hanno fatto la storia del ciclismo e panoramici dalla suggestione unica. È questa la sintesi della Haute Route Dolomites, la ciclosportiva proposta da venerdì 21 a domenica 23 settembre da OC Sport (www.ocsport.com) a Predazzo, in Trentino.
Un evento che ha saputo abbinare l’agonismo (ottimo il livello tecnico dei primi classificati) al piacere di pedalare in ambienti di grande bellezza senza l’assillo della classifica, e che ha richiamato concorrenti da 19 nazioni: Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Israele, Italia, Messico, Norvegia, Olanda, Perù, Repubblica Ceca, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Svizzera.
265 i chilometri complessivi, con 8.600 metri di dislivello. Tre le frazioni: venerdì 21 settembre la Predazzo – Passo Sella, con salite ai passi Lavazè, Nigra e Pinei, sabato 22 la Predazzo – Predazzo, salendo a passo Valles, forcella Aurine, passo Cereda e passo Rolle, domenica 23 la cronometro Predazzo – Alpe di Pampeago. Consolidata la formula di gara: la classifica delle diverse tappe è stata determinata dalla somma dei tempi ottenuti nei tratti cronometrati mentre nei tratti di percorso più complicati dal punto di vista del traffico i concorrenti erano considerati in semplice traferimento.
Dominatore assoluto è stato Fortunato Ferrara: il ricercatore universitario che vive e lavora negli Stati Uniti ha vinto tutte e tre le tappe, imponendosi alla fine sullo svizzero Maxime Galletti e sul tedesco Krzysztof Krupke. Tra le donne successo finale per l’australia Christine Hemphill davanti alle britanniche Helen Warner e Suzy Robinson. Festa per i primi classificati ma festa anche per i primi di categoria, per i vincitori della formula “duo” (a squadre) ma, soprattutto, per l’ultimo arrivato: la “lanterne rouge” di Haute Route Dolomites è stato il britannico Elliot Ledger.
«È stata la mia prima Haute Route ed è stata bellissima: per le vittorie di giornata e per il successo finale certo ma soprattutto per le strade percorse e per l’ottima organizzazione e accoglienza» commenta Fortunato Ferrara. «Per il 2019 mi piacerebbe affrontare un evento Haute Route di sette giorni, le Alpi».
«Predazzo ci ha accolto in maniera straordinaria» dice Claire Gaubert, event manager di Haute Route. «Dall’amministrazione comunale alle associazioni, tutti hanno collaborato in maniera importante: dobbiamo dire loro un grande grazie. Torneremo sulle Dolomiti il prossimo giugno».
«I concorrenti son stati entusiasti dei percorsi e questo ci fa archiviare la manifestazione con il segno più» dice il direttore di gara, Davide Marchegiano. «Altro dato importante è che i concorrenti hanno apprezzato moltissimo la sicurezza in gara e in questo ambito fondamentale è stata la collaborazione delle diverse realtà di polizia locale, Polizia Stradale, Carabinieri e carabinieri in congedo».
Soddisfazione anche da parte dell’amministrazione comunale di Predazzo. «Haute Route Dolomites è stata una bella occasione per far scoprire il nostro territorio e le nostre tipicità a gente arrivata da tutto il mondo» ha affermato l’assessore allo sport della cittadina trentina, Giovanni Aderenti. «abbiamo apprezzato anche il fatto che Haute Route abbia coinvolto in maniera importante il territorio, dalle associazioni, all’amministrazione agli operatori economici»
Qui il dettaglio delle classifiche della Predazzo – Pampeago e della graduatoria generale finale: http://www.timing4you.com/direct/hauteroutedolomites_2018/hauteroutedolomites_2018/fichier/resultats.php
Per tutte le informazioni su Haute Route Dolomites: https://www.hauteroute.org/events/overview/dolomites-2018
Fortunato Ferrara vince anche la seconda tappa
Predazzo (Trento), 22 settembre 2018 – Dopo essersi imposto ieri nella prima frazione, Predazzo – Passo Sella, Fortunato Ferrara oggi ha messo la propria firma anche nella Predazzo – Predazzo, seconda frazione della Haute Route Dolomites, la ciclosportiva proposta questo fine settimana da OC Sport (www.ocsport.com) in Trentino. 125 chilometri e 3800 metri di dislivello per la fatica odierna, con subito in partenza la salita al passo Valles, una ventina di chilometri di ascesa al 6.3 per cento, con gli ultimi 6 chilometri però caratterizzati da una pendenza superiore all’8 per cento. Dopo lo scollinamento al Valles, e lo stop al cronometro (la classifica degli eventi Haute Route tiene infatti conto dei soli tratti cronometrati), una lunga discesa verso Falcade ed Agordo (Belluno) prima di riprendere a salire: in successione Forcella Aurine (quasi 12 km, con pendenza media al 5.7 per cento), passo Cereda, salita breve ma ostica (3.5 km, con pendenza media dell’8.5) e Passo Rolle (20.5 km con pendenza media del 4.7).
Ferrara ha imposto il proprio ritmo fin da metà Valles, transitando in solitudine in vetta al valico che divide Trentino e Veneto. Si è poi subito posto in testa sulle prime pendenze di Forcella Aurine, sgretolando progressivamente la concorrenza. Al traguardo di Predazzo, Ferrara si è presentato con un vantaggio di con 7’21” sullo svizzero Maxime Galletti (secondo anche ieri) e di 9’57” sul tedesco Krzysztof Krupke (anche ieri terzo).
«È la prima volta che partecipo a un evento Haute Route, ne ho sentito parlare tanto negli Stati Uniti, dove vivo» spiega il ricercatore universitario (Santa Fe), classe 1979, cresciuto o a Gorizia e in passato protagonista di diverse granfondo italiane. «Bella questa Dolomites, tracciati impegnativi e ambiente fatastico. Ho dato tutto in salita per conquistare il maggior margine possibile, sapendo di non essere fortissimo in discesa. È andata bene, sono riuscito a vincere sia ieri sia oggi.La tappa di domani? Sarà facilissima» conclude conun sorriso Ferrara. «Bisognerà pedalare a tutta dal primo all’ultimo metro». Il riferimento è alla Predazzo-Alpe di Pampeago, terza e ultima frazione di Haute Route Dolomites: si tratta di una cronoscalata che metterà a dura prova i concorrenti, proponendo la salita trentina uno sviluppo di 7.5 con una pendenza media del 10.1 per cento e una pendenza massima del 16 per cento.
Nella generale, Ferrara si presenta con un vantaggio di 11’25 su Galletti e 18’03” su Krupke. Nella classifica generale femminile guida l’australiana Christine Hemphill sulle britanniche Helen Warner (vincitrice della tappa di oggi) e Suzy Robinson.Ritirata per un problema al ginocchio la vincitrice di ieri, la campionessa dello sci alpinismo Laetitia Roux.
Qui le classifiche della Predazzo – Predazzo: http://www.timing4you.com/direct/hauteroutedolomites_2018/fichier/resultats.php
Per tutte le informazioni su Haute Route Dolomites: https://www.hauteroute.org/events/overview/dolomites-2018
Per approfondimenti su Predazzo e il suo territorio: www.visitfiemme.it
Fortunato Ferrara e la campionessa dello sci alpinismo Laetitia Roux nella prima tappa
Predazzo (Trento), 21 settembre 2018 – Si è disputata oggi la prima tappa della Haute Route Dolomites, la ciclosportiva organizzata da OC Sport (www.ocsport.com). Di scena la Predazzo – Passo Sella, tappa di 123 chilometri e 4 mila metri di dislivello positivo, con ascese ai passi Lavazè, Nigra e Pinei. Una frazione dal grande impegno tecnico e dalla grande suggestione paesaggistica, con lo scenario delle Dolomiti di Trentino e Alto Adige a fare da cornice. Binomio azzeccato, così come apprezzato è il mix di agonismo e di piacere di pedalare in ambienti unici che gli eventi Haute Route propongono ai concorrenti di tutto il mondo.
Il più veloce al termine della tappa (la classifica tiene conto dei soli tratti cronometrati) è stato Fortunato Ferrara. 3h25’41” il tempo fatto registrare da Ferrara in cima al Sella, salita che ha fatto la storia del Giro d’Italia. Sul podio di giornata anche lo svizzero Maxime Galletti, staccato di 4’04”, e il tedesco Krzysztof Krupke, al traguardo con un ritardo di 8’06”.
La gara femminile ha visto imporsi una delle stelle dello sci alpinismo mondiale, la francese Laetitia Roux. La transalpina, già protagonista della Haute Route Stelvio lo scorso giugno, ha vinto in 4h12’35 davanti all’australiana Christine Hemphill e alla britannica Helen Werner.
Domani la Haute Route affronterà una frazione di 125 chilometri e 3800 metri di dislivello, tra Trentino e Veneto: la Predazzo – Predazzo, con salite al passo Valles, a forcella Aurine, a passo Cereda e passo Rolle. Partenza alle 7.30. Conclusione domenica con la Predazzo – Alpe di Pampeago: 16.8 chilometri per 800 metri di dislivello.
Qui le classifiche della Predazzo – Passo Sella: http://www.timing4you.com/direct/hauteroutedolomites_2018/fichier/resultats.php
Per tutte le informazioni su Haute Route Dolomites: https://www.hauteroute.org/events/overview/dolomites-2018
Per approfondimenti su Predazzo e il suo territorio: www.visitfiemme.it
Ecco la Haute Route Dolomites: dal 21 al 23 settembre ciclisti di tutto il mondo a Predazzo
Predazzo (Trento), 19 settembre 2018 – Dopo la tre giorni sullo Stelvio, a inizio giugno, la Haute Route ritorna in Italia. La ciclosportiva organizzata da OC Sport (www.ocsport.com) proporrà infatti dal 21 al 23 settembre la Haute Route Dolomites, una tre giorni durante la quale i concorrenti, provenienti da tutto il mondo, affronteranno alcune delle salite più spettacolari e impegnative delle Dolomiti tra Trentino, Alto Adige e Veneto.
Località di riferimento della Haute Route Dolomites sarà Predazzo (Val di Fiemme – Trentino), luogo di partenza di tutte e tre le tappe. La prima frazione (il via alle 7.30 da piazza dei Santi Filippo e Giacomo), venerdì 21 settembre, sarà la Predazzo – Passo Sella, tappa di 123 chilometri e 4 mila metri di dislivello positivo, con ascese ai passi Lavazè, Nigra e Pinei.
Il secondo giorno, sabato 22 settembre, i ciclisti saranno chiamati ad affrontare una frazione di 125 chilometri e 3800 metri di dislivello: la Predazzo – Predazzo, con salite al passo Valles, a forcella Aurine, a passo Cereda e passo Rolle.
La conclusione di Haute Route Dolomites è affidata, domenica 23 settembre, alla cronometro Predazzo – Alpe di Pampeago: 16.8 chilometri per 800 metri di dislivello.
L’evento amatoriale permetterà ai concorrenti di vivere un’esperienza agonistica di alto profilo in un contesto organizzativo di eccellenza (“ride like a pro”, pedala come un professionista è il motto che accompagna gli eventi Haute Route) e in un contesto paesaggistico unico, come quello delle Dolomiti patrimonio dell’umanità Unesco.
«I concorrenti potranno coniugare l’agonismo al piacere di scoprire ambienti di grandissima suggestione» spiega il responsabile del tracciato e direttore di gara, Davide Marchegiano. «Grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale e con le diverse realtà economiche ed associative di Predazzo, potremo offrire il massimo dell’ospitalità e dell’assistenza, nello stile Haute Route. Da sottolineare, come per tutti gli eventi italiani, la sinergia con Acsi (associazione centri sportivi italiani ndr) e il fatto che questa manifestazione è una ciclosportiva che permette di avere una ottimale gestione del percorso sia per quanto riguarda gli atleti sia relativamente al traffico: la classifica di tappa sarà infatti determinata dalla somma dei tempi ottenuta nei tratti cronometrati e i diversi valichi sui quali transiteremo non saranno chiusi».
Per tutte le informazioni su Haute Route Dolomites: www.hauteroute.org/events/overview/dolomites-2018
Per approfondimenti su Predazzo e il suo territorio: www.visitfiemme.it
Conclusa la Haute Route Stelvio 2018. Successi per Clarke e Marchesini
Bormio (Sondrio), 11 giugno 2018 – Tre tappe ad alta quota tra Stelvio, Gavia e Mortirolo, trecento concorrenti, ventinove nazioni. Passione e agonismo. È questa la sintesi dell’edizione 2018 di Haute Route Stelvio, la ciclosprtiva proposta da OC sport (www.ocsport.com) andata in scena a Bormio (Sondrio) dall’8 al 10 giugno. Tre frazioni che hanno portato i concorrenti a pedalare su alcune delle salite che hanno scritto la storia del ciclismo internazionale e che per chi ama pedalare rappresentano allo stesso tempo un sogno e una sfida. Dopo la Bormio – Stelvio (con Umbrail Pass e appunto Stelvio) e la Bormio – Gavia (con Mortirolo e Gavia), la terza e conclusiva tappa proponeva la Bormio – Stelvio, cronometro individuale di 21 chilometri e 1.549 metri di dislivello. Come già nelle prime deu frazioni, a imporsi sono stati il britannico Callum Clarke e l’emiliana Arianna Marchesini.
Clarke ha fermato il cronometro sul tempo di 1h03’59”, precedendo il belga Lionel Vujasin di 23″3 e il tedesco Wolfang Voit di 1’54″29. Primo italiano Gherardo Marcolin, sesto a 6’33”. Marchesini ha vinto la scalata in rosa con il tempo di 1h30’08”, precedendo la svizzera Crystel Matthey di 5’08” e la danese Eva Hansen Synnestvedt di 8’37”.
La classifica generale finale ha visto imporsi Clarke con il tempo complessivo di 7h14’34”, davanti al connazionale Rupert Graham e all’olandese Roedi Westrate. Tre italiani nella top ten: 5. Alberto Maffessanti; 6. Gherardo Marcolin; 9. Filippo Fessia. Tra le donne, vittoria per Marchesini su Crystel Matthey e Hansen Synnestvedt.
«Archiviamo positivamente questa HauteRoute Stelvio» commenta il direttore di gara, Davide Marchegiano. «La formula della ciclosportiva, con la classifica determinata dalla somma dei tempi ottenuta nei tratti cronometrati, permette una gestione ottimale dello sforzo da parte dei concorrenti e facilita l’aspetto logistico, praticamente azzerando i disagi al traffico. Agonismo e piacere di pedalare si abbinano alla scoperta del territorio, un territorio che dobbiamo ringraziare: a Bormio tutti i concorrenti si sono sentiti a casa, grazie allospendido supporto di operatori, Bormio Turismo e Unione sportiva Bormiese. Un grazie anche ad Acsi per il supporto fornitoci».
Il prossimo appuntamento delle Haute Route Series è fissato dal 23al 29 giugno, negli Stati Uniti, con Haute Route Mavic Rockies, in Colorado. Il prossimo appuntamento in Italia si svolgerà invece dal 21 al 23 settembre con la Haute Route Dolomites, a Predazzo (Trento).
Link per visualizzare la classifica della Haute Route e per conoscere i dettagli dell’evento: https://www.hauteroute.org/live.
Mortirolo e Gavia nella seconda tappa della Hr Stelvio
Bormio (Sondrio), 9 giugno 2018 – Dopo quella con doppia ascesa allo Stelvio ieri, la Haute Route Stelvio 2018 ha vissuto un’altra tappa di grandissima intensità. Per la giornata di oggi, sabato 9 giugno, la seconda frazione della ciclosportiva proposta da OC sport (www.ocsport.com) proponeva la Bormio – Gavia: 121 chilometri e 3800 metri di dislivello positiva. Al contrario della prima tappa, il meteo è stato favorevole: soleggiato nella prima parte, leggermente coperto nella seconda. Partenza su ritmi sostenuti, con i protagonisti della prima giornata che hanno nuovamente fatto valere il loro spunto. I più bravi sono stati i britannici Callum Clarke e Rupert Graham, ancora primo e secondo, rispettivamente con il tempo di 3h13’40” e 3h15’42” (la classifica della Haute Route tiene conto dei soli tratti cronometrati). Bel terzo posto del bergamasco Alberto Maffessanti, al traguardo in 3h18’23”. Altri due italiani hanno chiuso nella top: Gherardo Marcolin, settimo (3h21’01”), e Filippo Fessia, ottavo (3h23’15”).
Tra le donne, Arianna Marchesini ha bissato il successo della prima tappa: l’emiliana, al traguardo in 3h57’19”, ha nuovamente preceduto la campionessa dello sci alpinismo Laetitia Rox (4h09’40”). A completare il podio l’elvetica Crystel Matthey (4h19’10).
Le graduatorie generali sono guidate da Callum Clarke e Arianna Marchesini.
Domani, domenica 9 giugno, la terza e conclusiva tappa della Haute Route Stelvio 2018: la chiusura è affidata alla cronometro da Bormio al Passo dello Stelvio, 21 chilometri, per 1.549 metri di dislivello positivo.
Link per visualizzare le classifiche della Haute Route e per conoscere i dettagli dell’evento: https://www.hauteroute.org/live.
Arianna Marchesini firma la prima tappa della Haute Route Stelvio
Bormio (Sondrio), 8 giugno 2018 – Nebbia, pioggia e freddo nella prima giornata della Haute Route Stelvio 2018, andata in scena venerdì 8 giugno sugli 83 chilometri (3.300 metri di dislivello) della Bormio – Bormio, con doppia ascesa allo Stelvio (prima dal versante lombardo e poi, dopo lo sconfinamento in Svizzera attraerso l’Umbrail Pass, dal versante altoatesino). I 300 concorrenti al via della ciclosportiva proposta da OC Sport (www.ocsport.com) hanno avuto nel meteo un avversario che ha accresciuto la loro fatica, già resa dura dal dislivello.
Il più veloce di giornata (la classifica tiene conto dei soli tratti cronometrati, vale a dire da Bormio all’Umbrail Pass e da Glorenza alla cima dello Stelvio) è stato il britannico Callum Clarke, primo in 2h56’55”. Alle sue spalle il connazionale Rupert Graham, staccato di 2’43”. A completare il podio il francese David Polveroni (2’55” il distacco).
Bella prestazione degli atleti italiani, tre nella top ten: 6. Alberto Maffessanti, 7. Michele Antonioli, 8. Gherardo Marcolin.
Successo italiano nella gara in rosa: a imporsi, fermando le lancette del cronometro sul tempo di 3h41’33”, è stata Arianna Marchesini. L’emiliana ha preceduto di oltre 7′ Laetitia Roux, francese vincitrice di titoli iridati e coppe delmondo, oltre che dei più importanti eventi a tappe, nello sci alpinismo. Sul terzo gradino del podio di giornata la danese Eva Synnestved Hansen.
«È la prima volta che partecipo alla Haute Route, ho voluto mettermi alla prova in una gara a tappe che andasse al di là delle granfondo alle quali di solito partecipo» dice Arianna Marchesini. «Mi sono gestita bene sulle salite, l’unico momento difficile è stato, a causa del freddo, la discesa dopo l’Umbrailpass».
Domani, sabato 9 giugno, la seconda tappa a seconda tappa si snoderà invece tra Bormio, il passo del Mortirolo e il passo Gavia, sede di arrivo. In questo caso i chilometri saranno 121 e i metri di dislivello positivo 3800. Nell’ultima giornata, domenica 10 giugno, ci sarà la sfida contro le lancette: cronometro da Bormio alla cima dello Stelvio, 21 chilometri, per 1.549 metri di dislivello positivo.
Al via la HR Stelvio. Pedala anche l’argento olimpico Michele Antonioli
Bormio (Sondrio), 7 giugno 2018 – Partirà domani, venerdì 8 giugno, per concludersi domenica 10, la Haute Route Stelvio, la ciclosportiva proposta da OC Sport (www.ocsport.com). Bormio (Sondrio) sarà il “cuore” della tre giorni nella quale i concorrenti scaleranno Stelvio, Mortirolo e Gavia, salite che hanno scritto la storia, e la leggenda, del Giro d’Italia e del ciclismo internazionae.
La prima frazione, venerdì 8 giugno, proporrà ai concorrenti un tracciato di 83 chilometri e 3.300 metri di dislivello positivo con doppia ascesa allo Stelvio: partenza da Bormio, ascesa all’Umbrail Pass, sconfinamento in Svizzera e poi, da Prato (Bolzano), salita allo Stelvio dove i ciclisti, dopo aver superato i 48 mitici tornanti, troveranno il traguardo. La seconda tappa, sabato 9, si snoderà invece tra Bormio, il passo del Mortirolo e il passo Gavia, sede di arrivo. In questo caso i chilometri saranno 121 e i metri di dislivello positivo 3800. Nell’ultima giornata sfida contro le lancette: domenica 10 infatti l’ultima tappa sarà uno cronometro da Bormio alla cima dello Stelvio, 21 chilometri, per 1.549 metri di dislivello positivo.
La Haute Route presenta una formula di gara innovativa, quella della ciclosportiva: la classifica di tappa sarà infatti determinata dalla somma dei tempi ottenuta nei tratti cronometrati, cosa che, abbinata al fatto che i ciclisti viaggeranno rispettando il codice della strada, consente una gestione ottimale del percorso.
Al via della Haute Route Stelvio ci sono 300 concorrenti, provenienti da una trentina di paesi. Gli italiani sono una decina. Tra essi anche una medaglia olimpica che viene … dal ghiaccio. Si tratta di Michele Antonioli, 41 anni, di Bormio, medaglia d’argento nella staffetta dello short track alle Olimpiadi di Salt Lake City (Stati Uniti) nel 2002. Michele, che ha partecipato anche alle Olimpiadi di Nagano (Giappone) 1998 e che nel palmarès vanta anche un titolo mondiale in staffetta e due titoli europei individuali, ora fa l’allenatore e in bicicletta percorre circa 10 mila chilometri l’anno. «La Haute Route è transitata per Bormio in passato e quest’anno, incuriosito dal fatto che si svolgesse interamente qui, mi sono iscritto» spiega Antonioli che sarà affiancato da un altro bormino, Daniele Schena. «Con Daniele non ci poniamo obiettivi particolari, se non quello di divertici faticando insieme a gente di tutto il mondo tra le nostre bellissime montagne, lungosalite che conosciamo benissimo. La tappa più bella? Tutte e tre. La seconda, con Mortirolo e Gavia, potrà essere una piacevole sorpresa anche per quanto riguarda i paesaggi. Il rapporto tra short track e ciclismo? Un rapproto strettissimo: la preparazione estiva di chi pattina sul ghiaccio d’estate prevede tanti chilometri in bici».
Tra gli atleti italiani, parteciperà alla sua quarta Haute Route Omar Di Felice, atleta romano specilista delle lunghissime distanze. «LaHaute Route propone tre tappe stupende» afferma Di Felice. «Consigli per chi partecipa per la prima volta a una corsa a tappe? Sono tre: dosare le forze, avere un abbigliamento adeguato considerato che si va in alta quota, e approfittare dei ristori: consumando 5-600 calorie l’ora mangiare è fondamentale».
Per tutte le informazioni su HR STELVIO: https://www.hauteroute.org/events/overview/stelvio-2018.
HR Stelvio 2018, 29 nazioni al via
Bormio (Sondrio), 5 giugno 2018 – Dopo i due appuntamenti negli Stati Uniti (San Francisco e Asheville), la Haute Route approda in Italia. A inizio giugno, infatti, la ciclosportiva proposta da OC Sport (www.ocsport.com) vivrà il primo dei due eventi in programma sulle montagne italiane, vale a dire la Haute Route Stelvio. L’appuntamento è da venerdì 8 a domenica 10 e in programma ci sono alcune delle salite più spettacolari e impegnative dell’arco alpino, ascese sulle quali si sono scritte pagine fondamentali della storia del ciclismo e, in particolare, del Giro d’Italia
L’evento amatoriale, che richiama ciclisti da tutto il mondo, permette di abbinare agonismo e piacere di scoprire angoli di mondo unici. La formula della ciclo sportiva permette inoltre di avere una gestione del percorso ottimale relativamente alla sicurezza dei concorrenti e alle strade: la classifica di tappa sarà infatti determinata dalla somma dei tempi ottenuta nei tratti cronometrati e i diversi valichi non saranno chiusi, se non per una limitata sospensione prevista dalle prefetture di riferimento.
Località di riferimento della Haute Route Stelvio sarà la cittadina di Bormio, luogo di partenza di tutte e tre le tappe. La prima frazione proporrà ai concorrenti un tracciato di 83 chilometri e 3.300 metri di dislivello positivo: partenza da Bormio, ascesa all’Umbrail Pass e salita al passo dello Stelvio, dove sarà posto il traguardo.
La seconda frazione si snoderà invece tra Bormio, il passo del Mortirolo e il passo Gavia, sede di arrivo. In questo caso i chilometri saranno 121 e i metri di dislivello positivo 3800. Nell’ultima frazione i ciclisti dovranno lottare contro il tempo: domenica 10 infatti la chiusura è affidata a una cronometro da Bormio alla cima dello Stelvio che misura 21 chilometri, per 1.549 metri di dislivello positivo. I concorrenti che pedaleranno nella tre giorni di Bormio saranno 300, in rappresentanza di Italia, Armenia, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Croazia, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Equador, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Islanda, Israele, Lituania, Messico, Namibia, Norvegia, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa e Svizzera.
Il secondo evento italiano della Haute Route Series adrà in scena a settembre: si tratta della Haute Route Dolomites, prevista da venerdì 21 a domenica 23 in Trentino, con la località di Predazzo (Val di Fassa) come “base” di una manifestazione che, anch’essa, si articolerà su tre giornate. La prima tappa andrà da Predazzo al passo Sella, dopo aver scalato passo Lavazè, passo Nigra e passo Pinei: in totale i chilometri saranno 124, per 4.400 metri di dislivello. La seconda frazione proporrà uno sviluppo di 124 chilometri e 3.900 metri di dislivello positivo, con le ascese a passo Valles, Forcella Aurine, passo Cereda e passo Rolle. Come la Haute Route Stelvio, anche la Haute Route Dolomites si concluderà con una cronometro: Predazzo – Alpe di Pampeago, 16.8 chilometri per 832 metri di dislivello.
«Anche quest’anno le Haute Route Series faranno vivere ai partecipanti un’esperienza di grande suggestione sulle montagne italiane» dichiara Rémi Duchemin, fondatore e direttore generale di Haute Route. «Haute Route Stelvio e Haute Route Dolomites consentiranno ai concorrenti di scoprire scenari unici al mondo, pedalando su strade che appartengono alla grande tradizione del ciclismo mondiale. Le novità che proponiamo quest’anno, due eventi di tre giornate anziché uno di sette, e tappe dal chilometraggio importante affiancate a delle brevi cronometro, crediamo possano consentire ai concorrenti di vivere un’esperienza speciale. Come tradizione, a ogni partecipante forniremo il massimo per quanto riguarda sicurezza, assistenza logistica e meccanica, possibilità di recuperare attraverso i massaggi: servizi che faranno assaporare ad ognuno il gusto di vivere e di pedalare come un professionista».
Complessivamente, gli eventi delle Haute Route Series 2018 sono 11: oltre ai due appuntamenti italiani, del calendario Haute Route fanno parte eventi negli Stati Uniti (San Francisco ad aprile, Asheville a maggio, Montagne rocciose – Colorado a fine giugno, Utah a settembre), in Francia (Alpe d’Huez a luglio, Pirenei ad agosto, Alpi tra agosto e settembre, Monte Ventoux a ottobre) e Norvegia (Maserati – Stavange region, ad agosto). Per il 2019 è in calendario una novità assoluta, la Haute Route Oman.
Per tutte le informazioni su HR STELVIO: https://www.hauteroute.org/events/overview/stelvio-2018
Nel 2018 in Italia Haute Route raddoppia: Stelvio e Dolomiti
12 ottobre 2017 – Poche ore dopo la conclusione delle Haute Route Cycling Series 2017, con la tre giorni in Francia sul mitico Mont Ventoux, OC Sport annuncia il calendario della stagione 2018. Da aprile, con l’esordio a San Francisco, a ottobre, con la chiusura sul Ventoux, saranno ben 11 gli eventi Haute Route, eventi che vogliono confermarsi al vertice delle manifestazioni internazionali amatoriali a tappe, proponendo ai concorrenti servizi di livello professionistico.
Due saranno gli appuntamenti Haute Route in Italia ed entrambi si articoleranno su tre giornate. Non più, dunque, un unico evento di sette tappe come nel recente passato. Il primo appuntamento è fissato per l’inizio della primavera, con la Haute Route Stelvio: andrà in scena dall’ 8 al 10 giugno e si svilupperà su alcune delle ascese simbolo del ciclismo e, in particolare, del Giro d’Italia. Il Passo dello Stelvio, con il suo numero infinito di tornati, i suoi 2.757 metri di altitudine e la sua storia, è del resto stato oggetto di insistenti richieste da parte dei concorrenti Haute Route. La “base” di questa tre giorni sarà Bormio, location perfetta, dal punto di vista logistica e della ricettività, per una tre giorni dedicata alla due ruote.
Il secondo evento italiano sarà la Haute Route Dolomites: i valichi e i paesaggi delle Dolomiti in questi anni hanno riscosso apprezzamenti unanimi da parte dei concorrenti e verranno riproposti a inizio settembre, anche se con una formula diversa rispetto a quanto fatto finora. Le date precise dello svolgimento verranno stabilite nelle prossime settimane. Si gareggerà comunque nei primi giorni di settembre.
Complessivamente gli eventi delle Haute Route Cycling Series 2018 saranno undici.
La stagione si aprirà negli Stati Uniti, con due appuntamenti. Il primo sarà la Haute Route San Francisco, in programma dal 20 al 22 aprile. Il secondo, con date da definire, sarà la Haute Route Asheville, un altro evento articolato su tre giornate che si svolgerà in Nord Carolina, sui Monti Appalachi.
Dall’8 al10 giugno spazio alla Haute Route Stelvio mentre dal 23 al 29 giugno ecco il primo evento di un’ intera settimana. Si tornerà negli Stati Uniti per la Haute Route Mavic Rockies, nel Colorado, cuore dell’ America ciclistica. A luglio, dal 13 al 15, ecco la Haute Route Alpe d’ Huez, una tre giorni che porterà i concorrenti a confrontarsi con i colli che hanno contribuito a costruire la leggenda del Tour de France. Dal 3 al 5 agosto andrà in scena un’ altra importante novità: si tratta della Haute Route Norway, evento di tre giorni, realizzato in collaborazione con Maserati, che porterà la carovana lungo i fiordi della regione norvegese di Stavanger.
Dal 18 al 24 agosto tornerà la classica Haute Route Pirenei, con partenza e arrivo a Pau. Dal 26 agosto all’1 settembre un’ altra classica, la Haute Route Alps. A inizio settembre ci sarà la Haute Route Dolomites mentre dal 16 al 19 settembre è previsto un altro appuntamento negli States, la Haute Route Utah.
La chiusura 2018 sarà affidata, come già quest’anno, alla Haute Route Ventoux, in programma dal 5 al 7 ottobre.
Tante novità, dunque, nel calendario Haute Route. A queste si aggiunge una novità importante relativa alle modalità di partecipazione: si potrà concorrere alla classifica finale o individualmente o in squadre composte da due atleti.
Le iscrizioni sono aperte per i seguenti eventi: Haute Route Alps, Pyrenees, Mavic Rockies, Stelvio, Ventoux, Maserati Norway, Alpe d’Huez, San Francisco and Utah. Per gli altri due eventi, Haute Route Dolomites and Asheville, c’è al momento la possibilità della pre registrazione. Per tutte le informazioni: www.hauteroute.org.
Lo spettacolo della Marmolada e del San Boldo per la chiusura della Haute Route Dolomites
Venezia, 8 settembre 2017 – Si è conclusa venerdì 8 settembre l’edizione 2017 della Haute Route Dolomites, la ciclosportiva per amatori che costituisce uno degli appuntamenti delle Haute Route Series, la serie di eventi organizzati da OC Sport che coinvolge Europa e Stati Uniti con manifestazioni sulle Alpi, sui Pirenei e sulle montagne del Colorado. Dal 2 all’ 8 settembre, sei tappe (in origine sette, ma la seconda non si è disputata causa maltempo) da Innsbruck a Venezia, per un totale di oltre 800 chilometri e 21 mila metri di dislivello attraverso Austria, Alto Adige, Trentino e Veneto, sulle strade delle montagne più belle del mondo. Un evento che ha richiamato 350 concorrenti, provenienti da 50 paesi e cinque continenti.
L’ultima tappa, venerdì 8 settembre, ha portato la carovana da Canazei a Venezia. 181 chilometri e 2.551 metri di dislivello, con tre ascese: Passo Fedaia / Marmolada (2057 metri di altitudine), Forcella Franche (992 metri) e Passo San Boldo (706 metri). I tratti cronometrati (e quindi validi per la classifica) sono stati da Canazei a Rivamonte Agordino e poi da Trichiana al Passo San Boldo. Da qui, i concorrenti si sono diretti al villaggio tappa di Conegliano, dove c’è stato il pasta party e la consegna della medaglia di “finisher” a ogni concorrente. Il tratto finale, da Conegliano a Venezia (Mestre – Parco San Giuliano), è avvenuto per gruppi, a velocità controllata.
Per quanto riguarda le note agonistiche, il più veloce di giornata è stato il britannico Ruari Grant, mentre a vincere la graduatoria finale (500 chilometri di tratti cronometrati sugli 800 complessivi) è stato il francese Cedrick Dubois. Tra le donne, vittoria di giornata e finale per la brasiliana Marcella Toldi.
«Voglio rivolgere un caloroso ringraziamento a tutti i nostri partner, le località sede di tappa e i volontari che hanno permesso il regolare svolgimento di una manifestazione che ha richiamato 350 concorrenti da ogni parte del mondo» commenta il direttore di gara, Davide Marchegiano. «Un ringraziamento particolare ad Acsi ciclismo e al suo presidente Emiliano Borgna per il prezioso supporto fornitoci. Mandiamo in archivio un evento spettacolare, dando appuntamento per l’estate 2018».
Per tutti i dettagli sull’ evento: www.hauteroute.org/events/overview/dolomites-2017
J7 -07- GLOBAL Categorie 5 coureurs
Allegati
A Canazei vince l’inglese Grant. Domani conclusione in Veneto
Canazei (Trento), 7 settembre 2017 – Vittoria inglese nella seconda delle due tappe trentine della Haute Route Dolomites, la ciclosportiva per amatori (organizzata da OC Sport in collaborazione con Acsi Ciclismo), che costituisce uno degli appuntamenti delle Haute Route Series (eventi a due ruote sulle Alpi, sui Pireni, in Colorado e in Norvegia). Il più veloce è stato Ruari Grant, ventiseienne londinese residente a Edinburgo: 2h31’15” il tempo impiegato per completare i tratti cronometrati della sesta tappa (la Haute Route è una ciclo sportiva la cui classifica finale sarà determinata dalla somma dei tempi dei tratti cronometrati, 549 chilometri sugli 850 totali), la Canazei – Canazei, di 128 chilometri e 3.543 metri di dislivello con le ascese a passo San Pellegrino (1918 metri di altitudine), passo Valles (2030), Passo Lavazè (1813) e passo Costalunga (1748).
Secondo, con appena 2” di distacco, il leader della graduatoria generale, il francese di Nizza Cedrick Dubois. Terzo il cinese Hu Hao. Primo degli italiani è stato Daniel Bertignol, 21.mo in 2h48’27”.
Al comando delle generale rimane Dubois, con 48” di vantaggio su Grant e 16’14” su Hao.
Tra le donne continua il dominio incontrastato della brasiliana Marcella Toldi, prima di tappa e prima della generale.
«Quella di oggi è stata la tappa più dura di questa Haute Route: ho faticato parecchio soprattutto sul secondo passo, il Valles» spiega Cedrick Dubois. «Grant mi ha attaccato continuamente e ho speso davvero molto per tenerlo a bada. Ho fatto tanta fatica ma ho visto anche panorami bellissimi. Voglio tornare tra le Dolomiti a pedalare in tranquillità».
«C’è stata battaglia tra me e Cedrick, una giornata intensa» così Ruari Grant. «Gli ho rosicchiato 2”, rimane ancora una giornata per ribaltare la situazione a mio favore, spero di farcela»!
Domani, venerdì 8 settembre, la Haute Route Dolomites vivrà il suo atto finale, tra Trentino e Veneto. In programma c’è la Canazei – Venezia, di 181 chilometri e 2.551 metri di dislivello.
Si affronteranno tre ascese: Passo Fedaia / Marmolada (2057 metri di altitudine), Forcella Franche (992 metri) e Passo San Boldo (706 metri). I tratti cronometrati (e quindi validi per la classifica) saranno da Canazei a Rivamonte e poi da Trichiana al San Boldo. Da qui, i concorrenti si dirigeranno al villaggio tappa di Coneliano, dove, tra le 11.30 e le 14.30, ci sarà il pasta party (area piscine Ranazzurra). Il tratto finale, da Conegliano a Venezia (Mestre – Parco San Giuliano) avverrà per gruppi, a velocità controllata.
Per tutti i dettagli sull’ evento: www.hauteroute.org/events/overview/dolomites-2017
Allegati
Vittoria cinese a Canazei
Canazei (Trento), 6 settembre 2017 – Vittoria cinese a Canazei. Nella prima delle due tappe trentine della Haute Route Dolomits, la ciclosportiva per amatori organizzata da OC Sport che costituisce uno degli appuntamenti delle Haute Route Series (eventi a due ruote sulle Alpi, sui Pireni, in Colorado e in Norvegia) si è imposto infatti Hu Hao. 24 anni da compiere il prossimo 1 ottobre, il corridore orientale ha impiegato 3h06’16” per completare i tratti cronometrati della quinta tappa (la Haute Route è una ciclo sportiva la cui classifica finale sarà determinata dalla somma dei tempi dei tratti cronometrati, 549 chilometri sugli 850 totali), la Bressanone – Canazei, 93 chilometri di sviluppo e 3250 metri di dislivello positivo, con scalate scalate a Passo delle Erbe (1987 metri di altitudine), Gardena (2120) e Sella (2240).
Alle sue spalle il britannico Ruari Grant (3h06’59”) e il francese Cedrick Dubois (3h07’06”). I primi tre della classifica generale, insomma, si sono dimostrati ancora una volta ai vertici, anche se a ruoli invertiti. La generale vede guidare sempre Dubois con 50” su Grant e oltre 12’ su Hao.
Tra le donne, ennesimo successo della brasiliana Marcella Toldi, assoluta dominatrice della graduatoria generale.
Domani, giovedì 7 settembre i chilometri in programma sono 128 e i metri di dislivello 3.543: si partirà e si arriverà a Canazei e si affronteranno il Passo San Pellegrino (1918 metri di altitudine), il passo Valles (2030), il Passo Lavazè (1813) e il Passo Costalunga (1748).
Per tutti i dettagli sull’ evento: www.hauteroute.org/events/overview/dolomites-2017
Allegati
Crono di Bressanone, il francese Dubois vince la sfida con il britannico Grant
Bressanone (Bolzano), 5 settembre 2017 – Si conferma il duello tra il francese Cedrick Dubois e il britannico Ruari Grant alla Haute Route Dolomites, la ciclosportiva a tappe per amatori organizzata da OC Sport che costituisce uno degli appuntamenti delle Haute Route Series. Oggi, martedì 5 settembre, era in programma la cronometro individuale di 17 chilometri e 1138 metri di dislivello da Bressanone a Plancios (Plose). Il più veloce è stato il leader della graduatorie generale, Cedrick Dubois, che ha fermato le lancette del cronometro sul tempo di 46’53”. Alle sue spalle, staccato di 12”, il secondo della generale, Ruari Grant, mentre a completare il podio di giornata è stato il cinese Hu Hao, al traguardo con un ritardo di 1’54”. A metà del programma, la lotta per la generale sembra un affare riservato a Dubois e Grant, staccati di 57”. Il cinese Hao, terzo, accusa infatti un distacco di oltre 13 minuti.
Per quanto riguarda le donne, la dominatrice è la brasiliana Marcella Toldi: nella crono ha conquistato la terza vittoria in tre tappe e guida la generale con 9’34” sulla britannica Sophie Slaneye con 19’52” sull’austriaca Bianca Somavilla.
Tra gli italiani, il migliore nella crono è stato Andrea Nicosia, nono. , 35.mo. Nella generale il primo italiano è il romano Omar Di Felice.
La crono di Bressanone ha concluso la tre giorni in Alto Adige. Entusiasta Benjamin Chandlier, direttore delle Haute Route Series: «Abbiamo attraversato paesaggi incredibili qui in Alto Adige e l’ospitalità è stata magnifica: Vipiteno e Bressanone ci hanno accolto in maniera splendida. L’obiettivo della Haute Route è di offrire ai partecipanti una prova sportiva ma anche quello di far scoprire loro dei bei posti e qui i posti belli sono davvero tanti».
Domani, mercoledì 6 settembre, la quinta tappa porterà i concorrenti dal Sudtirolo al Trentino con la Bressanone – Canazei: 93 chilometri di sviluppo e 3250 metri di dislivello positivo che proporrà le scalate a Passo delle Erbe (1987 metri di altitudine), Gardena (2120) e Sella (2240).
Per tutti i dettagli sull’ evento: www.hauteroute.org/events/overview/dolomites-2017
Da Vipiteno a Bressanone il più veloce è il britannico Ruari Grant
Bressanone (Bolzano), 4 settembre 2017 – Dopo il freddo e la neve della prima tappa a Innsbruck e l’annullamento della seconda causa maltempo, la Haute Route Dolomites, la manifestazione ciclistica a tappe per amatori organizzata da OC Sport che costituisce uno degli appuntamenti delle Haute Route Series, lunedì 4 settembre ha vissuto una bella giornata di sole che ha permesso ai 350 concorrenti, provenienti da una cinquantina di nazioni, di apprezzare il territorio dell’Alto Adige. In programma 116 chilometri e 3360 metri di dislivello, con partenza da Vipiteno e arrivo a Bressanone, attraverso le ascese di Passo Pennes (2.215 metri di altitudine), Renon (1.383) e Lazfons 811.63). Tappa interamente altoatesina che i concorrenti hanno apprezzato parecchio. Lo conferma uno dei concorrenti italiani, il milanese Fabio Adurno.
«Su queste strade dell’Alto Adige non avevo mai pedalato, sono davvero bellissime» commenta il milanese Fabio Adurno, alla seconda partecipazione all’Haute Route. «Oltre che per il paesaggio, bella è stata anche l’accoglienza che ci hanno riservato Vipiteno e Bressanone e quella della gente lungo la strada: tanti i bambini che ci facevano il tifo e che ci davano il cinque: bellissimo! La tappa di sabato? Il freddo e la pioggia di Innsbruck sono state la giornata più difficile della mia carriera ciclistica»!
Per quanto riguarda le note agonistiche, il migliore di giornata è stato il britannico Ruari Grant che ha fermato il cronometro sul tempo di 3h29’53”. Alle sue spalle, staccato di appena 1”, il francese Cedrick Dubois, vincitore delle prima tappa. Primo degli italiani il romano Omar Di Felice, 22.mo. Nella classifica generale guida Dubois con il crono complessivo di 5h26’13”, davanti a Grant (5h26’58”). Primo degli italiani è Di Felice, 23.mo con il tempo di 6h04’35”. Così gli altri italiani: 67. Daniel Bertignol 6h36’57”; 132. Fabio Adurno 7h21’41”; 208. Luca Pardolesi 8h20’50”; 266. Hiroshi Franchi 10h19.56″. Tra le donne la più veloce fino a questo momento è la brasiliana Marcella Toldi, prima anche di giornata.
Domani, martedì 5 settembre, la Haute Route proporrà una cronometro individuale di 17 chilometri e 1138 metri di dislivello con partenza da Bressanone e arrivo a Eores – Plancios. Il via del primo concorrente è previsto per le 9. Partenze ogni 20”.
Le successive tre frazioni, dal 6 all’8 settembre, avranno come traguardo di tappa il Trentino (Canazei) e il Veneto (Venezia).
Per tutti i dettagli sull’ evento: www.hauteroute.org/events/overview/dolomites-2017
Allegati
Esordio epico perla Haute Route Dolomites 2017: freddo, pioggia e neve
Innsbruck (Tirolo – Austria), 2 settembre 2017 – Esordio epico per l’edizione 2017 della Haute Route Dolomites, la manifestazione ciclistica a tappe per amatori che costituisce uno degli appuntamenti delle Haute Route Series, la serie di eventi organizzati da OC Sport. La prima frazione, andata in scena sabato 2 settembre, è stata accompagnata dall’inizio alla fine da temperature basse, pioggia e anche nevischio. Proprio le condizioni meteo, e l’esigenza di garantire la massima sicurezza, hanno fatto modificare la tappa, la Innsbruck – Innsbruck. Non si è saliti in cima al Kühtai Sattel (2017 metri) ma lo si è aggirato, perdendo qualcosa in termini di dislivello positivo (da 3300 a 2800) ma allungando i chilometri di sviluppo che sono passati da 113 a 154.
«Il Kuhtai non si poteva affrontare e quindi abbiamo provveduto a cambiare la tappa» spiega Davide Marchegiano, responsabile della tracciatura del percorso e direttore di gara della Haute Route Dolomites. «Tecnicamente non è cambiato nulla. Nonostante le condizioni meteo avverse, è venuta fuori una grande tappa: a tutti i concorrenti un grande plauso per l’impegno e lo spirito con i quali la hanno affrontata».
Per quanto riguarda le note agonistiche, il miglior risultato nella somma dei tratti cronometrati (la classifica finale della Haute Route sarà determinata proprio dalla somma dei tempi dei tratti cronometrati, 549 chilometri sugli 852 totali) è stato il francese Cedrick Dubois: 1h56’19” il suo tempo. Alle sue spalle il britannico Ruari Grant (1h57’05”) e l‘ olandese Roedi Weststrate (1h59’49”). Tra le donne la più veloce è stata la britannica Sophie Slaney.
Primo degli italiani è stato Omar Di Felice (33.mo assoluto con il tempo di 2h14’40”). «Tappa difficile, condizioni che andavano via via peggiorando, tappa per ciclisti di un tempo» spiega Di Felice, romano, campione italiano ultracycling. «Bravi a tutti i concorrenti e bravo allo staff organizzativo, abile a gestire una situazione che poteva rivelarsi critica. Per quanto riguarda il mio riscontro cronometrico, sono soddisfatto: sono reduce dalla Ultracyling Dolomiti e di più non potevo aspettarmi».
Così gli altri italiani: 71. Daniel Bertignol (Granfondo Team Tirol 2h24’45”); 152. Fabio Adurno (2h45’18”); 192. Luca Pardolesi (2h56’02”); 267. Hiroshi Franchi (3h49’52”).
Se la frazione di oggi si è disputata, è stata invece cancellata per le previsioni meteo avverse (sopra i 2 metri è prevista neve) quella di domani, la Innsbruck – Valle Isarco (176 chilometri per 4215 metri di dislivello) che prevedeva i passaggi sul passo del Rombo (2474 metri di altitudine) e sul passo Monte Giovo (2099).
La Haute Route riprenderà quindi lunedì, 4 settembre, con una tappa interamente in Alto Adige, la Valle Isarco – Bressanone (107 chilometri per 3363 metri di dislivello tra Valle Isarco e Bressanone, con salite al passo Pennes ( 2215 metri) e Renon (1383 metri). Partenza alle 8.30. Tappa tutta altoatesina anche martedì 5 con la cronometro individuale di 17 chilometri e 1138 metri di dislivello da Bressanone a Plancios. Le successive due frazioni avranno come traguardo di tappa il Trentino (Canazei) e il Veneto (Venezia).
Per tutti i dettagli sull’ evento: www.hauteroute.org/events/overview/dolomites-2017
Da domani la Haute Route Dolomites. Al via in 350, da 50 nazioni
1 settembre 2017 – Partirà sabato 2 settembre da Innsbruck l’edizione 2017 della Haute Route Dolomites, la manifestazione ciclistica a tappe per amatori che costituisce uno degli appuntamenti delle Haute Route Series, la serie di eventi organizzati da OC Sport che coinvolgono Europa e Stati Uniti con manifestazioni sulle Alpi, sui Pirenei e sulle montagne del Colorado. Sono previste sette frazioni, per un totale di 852 chilometri di sviluppo e 21.360 metri di dislivello positivo.
La classifica finale sarà determinata dalla somma dei tempi dei tratti cronometrati, 549 chilometri sugli 852 totali: una formula, quella della ciclo sportiva, che permette di abbinare l’agonismo a una gestione del percorso ottimale per quanto riguarda le strade. I diversi valichi infatti non saranno chiusi, se non per una limitata sospensione prevista dalle prefetture di riferimento.
La partenza della Haute Route avverrà sabato 2 settembre dall’Austria, con la tappa Innsbruck – Innsbruck: 113 chilometri di sviluppo e 3300 metri di dislivello positivo, con le ascese a Mösern Pass (1252 metri di altitudine) e Kühtai Sattel (2017 metri) Il via alle 6.30.
Domenica 3 settembre l’ingresso in Alto Adige con la Innsbruck – Valle Isarco: 176 chilometri per 4215 metri di dislivello con i passaggi sul passo del Rombo (2474 metri di altitudine) e passo Monte Giovo (2099).
In Alto Adige le tappe saranno altre due: lunedì 4 settembre la Valle Isarco – Bressanone (107 chilometri per 3363 metri di dislivello tra Valle Isarco e Bressanone, con salite al passo Pennes ( 2215 metri) e Renon (1383 metri), martedì 5 la cronometro individuale di 17 chilometri e 1138 metri di dislivello da Bressanone a Plancios.
Le successive due frazioni avranno come traguardo di tappa il Trentino e, in particolare, Canazei, in Val di Fassa: mercoledì 6 settembre la quinta tappa porterà i concorrenti da Bressanone a Canazei: 93 chilometri di sviluppo e 3250 metri di dislivello positivo con scalate a Passo delle Erbe (1987 metri di altitudine), Gardena (2120) e Sella (2240).
Per la giornata di giovedì 7 settembre i chilometri in programma sono 128 e i metri di dislivello 3.543: si partirà e si arriverà a Canazei e si affronteranno il Passo San Pellegrino (1918 metri di altitudine), il passo Valles (2030), il Passo Lavazè (1813) e il Passo Costalunga (1748).
La settima e ultima tappa condurrà la carovana dal Trentino al Veneto: partenza da Canazei e arrivo a Venezia, attraversando le province di Trento, Belluno e Treviso. I chilometri in programma sono 181, per 2551 metri di dislivello. Si affronteranno tre ascese: Passo Fedaia / Marmolada (2057 metri di altitudine), Forcella Franche (992 metri) e Passo San Boldo (706 metri).
Gli iscritti alla Haute Route Dolomites 2017 sono 350, in rappresentanza di 50 nazioni. Tre gli italiani presenti: si tratta di Luca Pardolesi, Fabio Adurno e Hiroshi Franchi.
«Questa, per me, sarà la sesta partecipazione alla Haute Route, la prima alla Haute Route Dolomites» spiega Franchi, 50 anni, milanese che risiede a Gorlago in provincia di Bergamo. «Ho partecipato alle prime cinque edizione della Haute Route Alps e dal 2013 al 2015 sono stato ambasciatore per l’Italia. Che cosa è l’ Haute Route? È un’esperienza “catartica” che ti rimane per sempre: sei solo con le tue forze e le tue debolezze, la possibilità di conoscere persone e culture così diverse dalle tue, instaurare amicizie che durano nel tempo; sensazioni che è forse anche difficile descrivere e a volte preferisci non condividere per quanto sono intime».
Per tutti i dettagli sull’ evento: www.hauteroute.org/events/overview/dolomites-2017
Haute Route Dolomites 2017: sette tappe e 852 chilometri
23 agosto 2017 – Sette tappe, per 852 chilometri e 21.360 metri di dislivello positivo. Sono questi i numeri dell’edizione 2017 di Haute Route Dolomites, la manifestazione ciclistica a tappe per amatori che costituisce uno degli appuntamenti delle Haute Route Series, la serie di eventi organizzati da OC Sport che coinvolgono Europa e Stati Uniti con manifestazioni sulle Alpi, sui Pirene e sulle montagne del Colorado.
L’appuntamento è dal 2 all’8 settembre e si svolgerà sulle strade delle … montagne più belle del mondo, sviluppandosi tra Austria e Italia e toccando alcuni tra i valichi che hanno scritto pagine uniche nella storia delle due ruote.
La partenza avverrà da Innsbruck, la capitale del Tirolo, per concludersi in una delle città più suggestive al mondo, Venezia.
La prima tappa, sabato 2 settembre, proporrà un tracciato di 113 chilometri di sviluppo e 3300 metri di dislivello positivo, con partenza da Innsbruck e arrivo a Innsbruck e ascese a Mösern Pass (1252 metri di altitudine) e Kühtai Sattel (2017 metri).
Domenica 3 settembre, la seconda frazione (176 chilometri per 4215 metri di dislivello) si snoderà tra Italia e Austria, Tirolo e Sud Tirolo, con partenza a Innsbruck e arrivo a Valle Isarco dopo aver valicato il passo del Rombo (2474 metri di altitudine) e il Monte Giovo (2099).
La terza tappa, lunedì 4 settembre, si snoderà interamente in Sud Tirolo: 107 chilometri per 3363 metri di dislivello tra Valle Isarco e Bressanone. Due i passi da affrontare: Pennes ( 2215 metri) e Renon (1383 metri).
Interamente altoatesina la quarta frazione, martedì 5 settembre: si tratta di una cronometro individuale di 17 chilometri e 1138 metri di dislivello da Bressanone a Plancios.
Mercoledì 6 settembre la quinta tappa porterà i concorrenti dal Sudtirolo al Trentino con la Bressanone – Canazei: 93 chilometri di sviluppo e 3250 metri di dislivello positivo che proporrà le scalate a Passo delle Erbe (1987 metri di altitudine), Gardena (2120) e Sella (2240).
Per la giornata di giovedì 7 settembre i chilometri in programma sono 128 e i metri di dislivello 3.543: si partirà e si arriverà a Canazei e si affronteranno il Passo San Pellegrino (1918 metri di altitudine), il passo Valles (2030), il Passo Lavazè (1813) e il Passo Costalunga (1748).
La settima e ultima tappa condurrà la carovana dal Trentino al Veneto: partenza da Canazei e arrivo a Venezia, attraversando le province di Trento, Belluno e Treviso. I chilometri in programma sono 181, per 2551 metri di dislivello. Si affronteranno tre ascese: Passo Fedaia / Marmolada (2057 metri di altitudine), Forcella Franche (992 metri) e Passo San Boldo (706 metri).
«Siamo entusiasti di dare avvio a una nuova edizione della Haute Route Dolomites e di farlo da una città dalla grande tradizione sportiva e di accoglienza come Innsbruck» afferma Benjamin Chandlier, direttore delle Haute Route Series. «Così come siamo felici di tornare con i nostri i concorrenti in una città unica come Venezia, con sosta lungo il percorso a Conegliano. Tra le novità dell’edizione 2017 anche il fatto che ci saranno tre località che ospiteranno per due notti la carovana: questo faciliterà la logistica, riducendo i trasferimenti e consentendo quindi ai ciclisti di affrontare al meglio le fatiche in bicicletta e godersi maggiormente le opportunità che offrono le località ospitanti. Ci attendiamo insomma un grande evento» conclude Chandlier «La Haute Route Dolomites proporrà contenuti tecnici e spettacolari di rilevanza assoluta».
«La Haute Route è una ciclo sportiva la cui classifica finale sarà determinata dalla somma dei tempi dei tratti cronometrati, 549 chilometri sugli 852 totali» spiega Davide Marchegiano, responsabile della tracciatura del percorso e direttore di gara della Haute Route Dolomites. «Crediamo che questa sia una formula interessante che permette di abbinare l’agonismo a una gestione del percorso ottimale per quanto riguarda le strade: i diversi valichi non saranno chiusi, se non per una limitata sospensione prevista dalle prefetture di riferimento. I ciclisti viaggeranno nel rispetto del codice della strada».